Per salvare il Portogallo servono 100 miliardi da ue e fmi
Ue e Fmi dovranno versarne oltre 70 entro il prossimo anno.
Entro il prossimo dicembre i tassi d’interesse potrebbero arrivare addirittura all’1,75%, per fermare la corsa dell'inflazione.
Per il salvataggio finanziario del Portogallo (un Paese declassato: guarda le analisi di Standard & Poor's) da parte dell'Unione europea (Ue) e del Fondo monetario internazionale (Fmi) saranno necessari «almeno 100 miliardi di euro», ovvero 20 in più rispetto a quanto finora previsto (le precedenti stime dell'Eurogruppo: leggi), secondo quel che riporta il quotidiano portoghese Diario economico.
72,4 MILIARDI ENTRO IL 2012. Solo per coprire il debito e gli interessi fino al 2012 saranno necessari 72,4 miliardi entro il prossimo anno, cui dovranno aggiungersi le esigenze di finanziamento delle imprese e della ricapitalizzazione del settore bancario.
Stando ai calcoli del quotidiano economico di Lisbona, la missione congiunta della commissione Ue insieme alla Banca centrale europea (l'allarme della Bce sul debito pubblico: leggi) e al Fmi nella capitale lusitana sta ultimando le trattative per la definizione del piano di risanamento finanziario e di riforme strutturali che dovrà accompagnare il salvataggio del Paese, che i ministri finanziari europei devono approvare a metà maggio.
Secondo Diario economico fra le nuove misure di austerità in discussione (i piani del dimissionario premier Socrates: leggi) c'è anche un taglio delle pensioni a partire da quelle di 600 euro mensili.
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